Design week 2017

Come tutti gli anni, con un gruppo più o meno variabile di amiche/colleghe non perdo l’occasione di visitare Milano durante la sua settimana più famosa, la design week. I tour sono più o meno consolidati, Tortona, Ventura Lambrate, una puntatina a Brera o in centro per vedere le novità degli show room, qualche volta anche i saloni veri e propri della fiera. Quest’anno però avevo voglia di visitare qualcosa di nuovo perché  a me, del fuori salone, interessano molto le location, gli allestimenti che fanno da cornice agli oggetti, insomma tutto quello che mi coinvolge e mi crea emozione ed é di solito un’insieme ben equilibrato delle due. È per questo che mi ha particolarmente colpito la mostra organizzata da Louis Vuitton al palazzo Bocconi, sul corso Venezia. Dopo aver atteso pazientemente in coda per una mezz’oretta, sono entrata nel cortile di questo magnifico palazzo e subito, varcata la soglia, mi sono sentita trasportata in un altro mondo, un mondo che appartiene ad un’altra epoca,  fatto di ingressi sontuosi, scale principesche, spazi che impressionano sia per la dimensione che per la ricchezza dei materiali. Mentre percorrevo quelle stanze, con sotto ai piedi il legno intarsiato dei magnifici mosaici, le luci sfavillanti delle lampade e i rivestimenti delle pareti in un’atmosfera inebriante a far da cornice agli oggetti della capsule collection (lampade, sedute, paraventi, etc di una fattura squisitamente elegante) ci si sente diverse, lontane dal proprio quotidiano, in un certo senso anche importanti,  perché tutto sembra solenne senza incutere timore. Ed in fondo anche se credo che l’architettura e il design abbiamo tantissime funzioni, anche sociali, a volte è bello che facciano semplicemente sognare.